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  • ATTENTI ALLE SPESE DELL’ARIA...INCONDIZIONATA

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    Da un’inchiesta pubblicata sul sito Cittalia (Fondazione dedicata agli studi e alle ricerche sui temi di principale interesse per i comuni italiani), i milanesi risultano essere proprio i più spendaccioni in termini di utilizzo dei condizionatori.

    È vero, resistere all’afa della metropoli è davvero difficile e, spesso, l’utilizzo degli split di aria condizionata è quasi indispensabile. Ma siamo sicuri di farne un utilizzo sano e intelligente?

    Le (troppo) basse temperature negli uffici, nelle case, nei negozi, oltre a “danneggiare” portafogli e bilanci domestici, non sono il massimo nemmeno per la salute. È chiaro, però, che, come in ogni ambito, la “giusta misura” può essere d’aiuto.

    Ecco allora dei semplici e speriamo utili consigli per non patire il caldo ricorrendo ai condizionatori con moderazione e accortezza.

    Il primo (e anche il più ovvio) suggerimento è quello di ricorrere all’aria condizionata solo quando strettamente necessario, quindi, solo nelle ore più calde del giorno: niente condizionatori al mattino e alla sera, quando l’aria non è poi così opprimente.

    Due. La differenza con la temperatura esterna non dovrebbe superare i 5/6 gradi: basse temperature, infatti, richiedono un eccessivo utilizzo di energia elettrica e gli sbalzi di temperatura tra gli ambienti interni e quelli esterni (e l’aria condizionata stessa!), provocano raffreddore, mal di testa, tosse, dolori muscolari, articolari ecc.

    Tre. Attenzione agli infissi! Un corretto utilizzo dei climatizzatori prevede che i serramenti siano ben chiusi, niente spifferi e niente finestre socchiuse per evitare dispersione. Addirittura, se possibile, sarebbe utile abbassare le tapparelle o chiudere le imposte per non favorire il calore che passa attraverso i vetri.

    Quattro. A volte potrebbe essere sufficiente deumidificare invece di condizionare gli ambienti (ormai quasi tutti gli split prevedono questa funzione): le alte temperature risultano sgradevoli e insopportabili soprattutto a causa dell’umidità che rende il livello di calore percepito dal nostro corpo, ancora più elevato; il caldo secco, al contrario, risulta molto più tollerabile e quasi…gradevole. Per questo motivo – a parità di temperatura – deumidificare, e quindi trasformare il caldo da umido a secco, può essere utile (e sufficiente) a combattere l’afa dei mesi estivi.

    Infine, da non dimenticare, le tantissime alternative al condizionatore.

    Parliamo di soluzioni tecnologiche come i ventilatori (0,3 KWh VS 7,5 KWh dei climatizzatori), quelli a piantana, da tavolo o – ancora meglio – a soffitto, oppure di un buon deumidificatore (valido aiutante in tutte le stagioni!) ma anche di rimedi e accortezze “casalinghe”: tenere le finestre e le tapparelle chiuse nelle ore più calde; utilizzare pellicole solari sui vetri che lasciano passare la luce, ma bloccano il calore fino all’80%; evitare l’uso di elettrodomestici che producono calore come forno, lavatrice e lavastoviglie durante il giorno; privilegiare alimenti “freschi” puntando su insalata, frutta, pasta fredda, gelati, succhi di frutta; posizionare le piante in punti strategici della casa, vicino alle finestre o fuori, sui balconi: sono un valido alleato per schermare e assorbire il calore.

    Da ricordare infine, tornando ai condizionatori, che una buona manutenzione degli apparecchi con la pulizia dei filtri, garantirà un bel risparmio in bolletta ed eviterà che vengano veicolati agenti dannosi come allergeni (pollini o polveri), ma anche batteri e virus, come quelli del raffreddore.

     

    Buona estate!

     

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