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  • PERCHÉ I MILANESI SI CHIAMANO MENEGHINI?

    Curiosità sul carnevale ambrosiano

    25/02/2019 Autore: Redazione
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    Uno dei momenti più attesi della tradizione milanese è il Carnevale Ambrosiano famoso in Italia e a livello internazionale.

    Per “calcolare” i giorni del Carnevale si parte dalla data della domenica di Pasqua (che cade la domenica dopo il primo plenilunio di primavera, nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile). La domenica di Pasqua quest'anno sarà il 21 aprile; partendo da questa data si sottraggono sei settimane: le prime cinque sono di Quaresima, la sesta settimana invece è quella di Carnevale.

    A differenza del resto dell’Italia, dove il Carnevale termina appunto con il martedì grasso, a Milano si prosegue fino al sabato successivo, in questo caso il 9 marzo.

    Il sabato dopo il martedì grasso a Milano (sabato grasso) è proprio il giorno clou dei festeggiamenti con i due eventi più significativi del Carnevale: la storica sfilata dei carri allegorici in piazza Duomo e il corteo della Fom (Fondazione Oratori Milanesi) che quest’anno, per festeggiare il 500° anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, ha scelto come tema del corteo l’invenzione.

    Parlando, invece, di maschere forse non tutti sanno chi è Meneghino, la tipica maschera milanese.

    Il suo personaggio è uno dei simboli più significativi di Milano che, proprio per questo viene anche chiamata città “meneghina”.

    Diminutivo di Domenico, in milanese Domenegh o Menegh, Meneghino è un servo buono e spiritoso. Il suo nome deriva dal fatto che in tempi antichi, probabilmente tra il ‘600 e il ‘700, mentre i signori più abbienti potevano permettersi molti domestici, i nobili meno facoltosi assumevano un domestico solo di domenica, appunto un Domenichino.

    Il suo costume rispecchia il modesto abbigliamento dei paesani dell’epoca: giacca verde scuro con fodera, orlatura e bottoni rossi; panciotto a fiori, sempre orlato in rosso; calzoni corti scuri; calze a righe in rosso; scarpe basse nere con fibbia. A completare il look, un parrucchino scuro con codino e il cappello nero di feltro, orlato di rosso, a tre punte.

    Nel carnevale ambrosiano è accompagnato dalla moglie Cecca (diminutivo dialettale di Francesca), altra maschera popolare milanese.

    Buon Carnevale a tutti e non dimenticate di fare una giusta scorpacciata di chiacchiere e tortelli, vuoti o farciti con crema o cioccolato!

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