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  • COMPRAVENDITE IN AUMENTO, PREZZI IN CALO

    Secondo l’ultima indagine del Notariato, nel primo semestre 2019 i prezzi, a livello nazionale, sono in crescita solo per gli immobili di nuova realizzazione. La Lombardia si conferma come area più dinamica, dove si concretizza un quinto delle transazioni del Paese.

    In questi giorni è stato pubblicato, a cura del Consiglio Nazionale del Notariato, il nuovo Rapporto Dati Statistici (DSN), contenente i dati sulle compravendite di beni immobili per il primo semestre 2019.

    Il dato più evidente è che continua in Italia la ripresa del mercato immobiliare: nel primo semestre 2019 le compravendite di immobili sono state 344.249 rispetto alle 325.047 del primo semestre 2018, corrispondente ad un aumento del 5,9%. Ben l’88,6% degli immobili ad uso abitativo è stato venduto da privati, mentre la quota riguardante le imprese costruttrici è stata pari al restante 11,4%.

    Le agevolazioni prima casa sono state chieste per il 60% degli acquisti: su 254.806 fabbricati abitativi è stata chiesta l’agevolazione prima casa per 154.455, confermando il trend dei precedenti semestri.

    Il 56,3% delle compravendite è stato effettuato nel Nord Italia. La regione nella quale sono stati scambiati più immobili rimane la Lombardia: 93.641 immobili venduti nel primo semestre 2019, con un aumento del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, pari al 20,7% del totale delle contrattazioni sull’intero territorio nazionale.

    Per quanto riguarda i prezzi, secondo il Rapporto nel primo semestre 2019 l’aumento ha riguardato solo gli immobili venduti da imprese, mentre si assiste ad una lieve diminuzione dei prezzi degli immobili venduti da privati.

    La maggior parte degli scambi ha riguardato immobili che rientrano nella fascia di prezzo inferiore ai 100mila euro (pari al 43,2% cui corrisponde un +6,5% rispetto al I semestre 2018) e tra 100.000 e 199.999 euro (pari al 38,9% cui corrisponde un aumento del +2,8% rispetto al I semestre 2018). Solo lo 0,2% delle compravendite ha avuto per oggetto fabbricati di valore superiore al milione di euro, con una diminuzione del -2,7% rispetto al I semestre 2018.

    Per quanto riguarda i mutui si è registrata una lieve battuta d’arresto rispetto alla crescita degli anni precedenti: in particolare i finanziamenti sui fabbricati (numericamente più significativi) sono risultati in calo dello 0,6%.

    A livello regionale si è assistito a un “rimbalzo” della Valle d’Aosta, che dopo il trend negativo degli anni scorsi ha fatto registrare un +37,6%. Segno positivo anche per il Friuli Venezia Giulia (+8,4%), per l’Abruzzo (+8,5%) e la Calabria (+8,6%). Per contro, trend particolarmente negativi si segnalano per il Molise (-12,7%) e la Basilicata (-16,7%). Sostanzialmente invariate Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Leggeri scostamenti, tuttavia prevalentemente di segno negativo, per le altre regioni. In calo le surroghe (-25,98%), che ormai incidono per meno del 10% sulle complessive operazioni di finanziamento.

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