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  • ELIMINARE IL SUPERFLUO E MANTENERE L’ESSENZIALE

    ECCO PERCHE’ SI CHIAMANO “PULIZIE DI PRIMAVERA”

    23/02/2017 Autore: Grazia Moretti
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    È ormai iniziato il conto alla rovescia per il saluto definitivo all’inverno.

    Le giornate si stanno pian piano allungando regalandoci qualche ora in più di luce.  

    A seconda delle stagioni, anche in casa, il nostro luogo per eccellenza, sentiamo l’esigenza di allineare gli spazi al mood metereologico: d’estate stile minimal e colori freddi, vivaci; in autunno-inverno colori caldi, morbidi e accoglienti…e in primavera?

    Quando il caldo non è ancora aggressivo e il freddo non è più temuto, ci accompagnano piacevoli sensazioni legate alla serenità, al tepore, ai colori dei fiori che non vedono l’ora di sbocciare, al comodo e leggero abbigliamento di mezza stagione, alle passeggiate verso casa dopo il lavoro o la scuola.

    Non ne abbiano a male gli amanti della calura e dell’afa estiva, né quelli che amano il freddo, ma la primavera, forse, è la stagione più armoniosa dell’anno, quella della “rinascita”, la promessa dell’estate intesa soprattutto come periodo di riposo e una tregua da cappotti, sciarpe, cappelli, guanti e quant’altro.

    Anche per la casa c’è una famosa espressione che parla di Pulizie di Primavera e forse non tutti sanno che deriva dalla tradizionale espressione Pulizie di Pasqua.

    Adesso vi raccontiamo perché.

    La Pasqua dei cristiani nasce e si instaura sulla tradizione di quella ebraica, la Pesach, che celebra e ricorda la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto. La festività ebraica dura otto giorni, di cui il primo dedicato al ricordo della liberazione d’Israele, mentre gli altri sette giorni sono chiamati “Festa dei Pani Azzimi”, ovvero i pani non lievitati. La settimana dei Pani Azzimi, a sua volta, ha le sue origini da un'antica festa per il raccolto delle prime spighe d'orzo. La Pesach, quindi, segna il principio della primavera.

    A Pasqua, gli ebrei hanno l’obbligo di eliminare da casa ogni minima traccia di lievito e polvere: un rito di purificazione degli spazi e del corpo che consente anche la purificazione dell’anima.

    Eliminare il superfluo e mantenere l’essenziale. Eliminare il vecchio, arieggiare gli ambienti spalancando le finestre, le braccia e il cuore al nuovo: vuotare i cassetti e gli armadi, risistemare e ricollocare gli arredi, cominciare a organizzare il cambio di stagione, può rappresentare, dunque, un’operazione catartica per la casa e per noi stessi.

    Nella prossima puntata scopriremo le 5 mosse strategiche per rendere semplici ma efficaci le tanto temute pulizie di primavera!  

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