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  • MILANO CHE CRESCE E SI RINNOVA

    Una città che attira sempre più abitanti, con una sempre maggior attenzione verso l’innovazione, non solo tecnologica, e il miglioramento della qualità della vita

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    Quando si parla di smart city si fa riferimento a una città capace di adattarsi e trasformarsi in funzione dei bisogni attuali nonché di quelli futuri; tra quelli che richiedono maggiore attenzione ci sono il lavoro, la salute, i vari business, i trasporti e le comunicazioni in generale.

    Ogni giorno il capoluogo lombardo viene raggiunto da migliaia di persone, per ragioni di studio o di lavoro; si tratta dei cosiddetti city user i quali vi giungono da diverse parti: dall’area metropolitana di Milano, da altre province della Lombardia o da zone al di fuori dei confini regionali.

    Le motivazioni alla base di questi spostamenti sono in prevalenza legate al ruolo soprattutto economico che ha assunto Milano, divenuta nel tempo una delle città con il maggior livello di integrazione in Europa.

    Nel corso degli anni, si è conquistata lo status di capitale economica e finanziaria con tanti punti di forza tra i quali una solida struttura imprenditoriale. Dal settore della meccanica a quello della chimica, passando per editoria ed agroalimentare, Milano ospita un elevato numero di multinazionali (4.200 delle 13.000 localizzate in Italia si trovano qui), medie e grandi aziende ma soprattutto una vastissima rete di imprese di piccole dimensioni e tantissime startup.

    La città cresce a un ritmo impressionante rispetto a qualsiasi altra città del nostro Paese, rafforzando sia la sua attrattività verso persone e capitali stranieri che la sua reputazione internazionale. La crescita di Milano e delle sue zone limitrofe non è limitata alla sola struttura economica. In parallelo prosegue il percorso per la realizzazione di grandi progetti urbani in aree industriali in disuso o in via di riqualificazione.

    Questo sviluppo sta coinvolgendo anche i quartieri intermedi e più periferici, interessati da trasformazioni caratterizzate da cambi di destinazione d’uso, riutilizzazioni di immobili produttivi e artigianali e riqualificazioni di spazi residenziali. Tra le aree di Milano maggiormente attraversate da questo rinnovamento troviamo sia zone più centrali come Porta Romana e Porta Vittoria che quelle più periferiche come Lambrate, Mecenate e via Padova.

    Ma circoscrivendo la nostra attenzione dall’ultimo dopoguerra in poi, per Milano non è sempre stato così. Dopo gli anni del boom, quando il capoluogo lombardo era meta ambita per gli immigrati dalle regioni meno privilegiate, sia del sud che del centro e nord Italia, ci sono stati lunghi periodi in cui la città ha perso abitanti a favore dei comuni del primo e secondo hinterland e ancora più fuori. I motivi: la crisi economica, i prezzi delle case, il basso livello di vivibilità della metropoli a confronto di quello più accettabile dei centri minori.

    Da tempo, invece, assistiamo ad una controtendenza. Le previsioni confermano una crescita non destinata a fermarsi tanto che si stima che entro il 2025 la popolazione meneghina raggiungerà la quota di un milione e mezzo di abitanti.

    Una città che è tornata ad essere attrattiva per i giovani, più internazionale e smart, nonché alla costante ricerca di innovazione tecnologica e forme di lavoro sharing economy. Milano continuerà a migliorare le proprie infrastrutture aumentandone la qualità e l’accessibilità attraverso il consolidamento e l’arricchimento dei servizi inerenti il trasporto pubblico (si pensi alla prossima messa in funzione della linea metropolitana M4-Blu).

    Sarà in grado di darsi un’impronta green abbassando fortemente le emissioni di gas serra e quasi azzerando il consumo di nuovo suolo, facendo leva sul recupero di siti dismessi. Riuscirà, inoltre, nell’intento di ridurre la distanza tra le periferie e il centro storico ridando un’identità a tanti quartieri residenziali, riqualificando spazi pubblici e realizzando infrastrutture primarie di inclusione sociale.

    Essere smart non significa solo essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma prevalentemente fare tutto ciò che è possibile per eliminare qualsiasi tipo di disagio per tutti coloro che in città vivono o lavorano.

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