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  • D COME DOMOTICA: VIVERE IN UNA CASA INTELLIGENTE.

    08/02/2016 Autore: Grazia Moretti
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    Accendere il riscaldamento in casa tramite lo smartphone mentre ancora siamo seduti al tavolo del ristorante con gli amici o in coda in autostrada al rientro dalla gita in montagna, ma sappiamo che da lì a mezz’ora rincaseremo e ci piacerebbe trovare l’ambiente già riscaldato. In estate accendere il climatizzatore per trovare al nostro ritorno l’ambiente già rinfrescato; regolare l’intensità dell’illuminazione dei faretti in soggiorno o dei lampioni in giardino; far partire l’impianto di irrigazione appena ce ne ricordiamo ma peccato che siamo già arrivati in ufficio; accendere l’impianto stereo e far partire il disco giusto se stiamo tornando a casa con il nostro compagno o la nostra compagna e desideriamo fargli una sorpresa.

    Fino a qualche anno fa sembrava possibile sono nei libri o nei film di fantascienza e invece è realtà. Oggi è finalmente realizzabile il sogno di abitare nelle cosiddette case domotiche (la parola “domotica” viene dal francese domotique, unione di domus e informatique) o, più semplicemente, case intelligenti. Si tratta di abitazioni dove gli elettrodomestici, l’illuminazione, il riscaldamento e tutto ciò che potete immaginare di “tecnologico”, sono sottoposti al controllo automatizzato, attraverso vari apparecchi, pulsanti, telecomandi, tastiere, sofisticatissimi sistemi in grado di riconoscere voci e impronte digitali. E spesso tali apparecchi sono anche gestibili fuori dall’abitazione tramite una banale applicazione sullo smartphone.

    Ma gli elementi vincenti della casa domotica non sono legati soltanto all’aumento del livello di comfort e alla diminuzione dell’ansia da “controllo” della nostra casa anche da distanze notevoli (pensate ai sistemi di allarme). Anche se la sua anima hi-tech potrebbe far pensare ad un’abitazione futuristica, quasi “fredda” per l’eccessiva tecnologia che fa da padrona, in realtà la casa intelligente presenta tantissimi vantaggi per quanto riguarda i consumi e la sicurezza. Il funzionamento e lo spegnimento automatico degli impianti di riscaldamento o climatizzazione in base alla presenza di persone, il rilevamento di fughe di gas, allagamenti, incendi, la disalimentazione completa di isole tecniche a comando o in automatico di notte, sono solo alcune delle caratteristiche della casa intelligente dove tutta la gestione, autonoma o controllata dai dispositivi, è programmata per garantire il massimo del confort unito al massimo risparmio energetico ed evitare tutti quei costi generati da sprechi dovuti a dimenticanze o altro. Una delle novità più interessanti è che, ad esempio, le temperature della casa intelligente si regolano adeguandosi alle “abitudini” di chi la abita, così come il riscaldamento o la climatizzazione si riducono, fino a spegnersi, in presenza di finestre o porte aperte, per evitare inutili dispersioni.

    Un’altra caratteristica del sistema domotico è senz’altro la semplicità. Essendo rivolto a un pubblico vasto e trasversale, è fruibile in maniera intuitiva ed è dotato di un elevato grado di sicurezza per evitare qualsiasi pericolo per chi è alle prime armi e ha poca dimestichezza con il mondo dell’informatica. 

    Senza arrivare ai sistemi di sicurezza come la videosorveglianza perimetrale della casa, che pure è possibile, ma fermandoci al controllo domotico dei più tradizionali elettrodomestici come la lavatrice o la lavastoviglie, in generale possiamo dire che la casa intelligente rivoluziona gli spazi, i tempi e il modus vivendi del futuro…sempre più easy, sempre più smart.

    Ma quanto vale tutto questo in termini monetari? Ovvero, qual è il valore aggiunto di una casa domotica rispetto ad una, per così dire, tradizionale? È chiaro che è diverso installare l’impianto domotico in fase di costruzione o ristrutturazione di una casa: in questo caso la spesa aggiuntiva risulta trascurabile rispetto al costo complessivo dell’intervento e si può arrivare ad ottenere un risparmio sui costi di gestione della casa fino al 50% rispetto a quelli di una casa tradizionale.

    Se invece si intende intervenire su un’abitazione in buone condizioni e che non necessita di ristrutturazione, i costi non sono elevatissimi, ma certamente non trascurabili. Soprattutto nel caso in cui fossero necessarie opere murarie. Ma non dimentichiamo due cose importanti. La prima è che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2016 il rimborso fiscale per la riqualificazione energetica: detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici, del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

    La seconda è che è stato stimato un ammortizzamento delle spese per la domotizzazione, nell’arco di massimo quattro anni per poi passare a beneficiare di un risparmio sui consumi che va dal 25 al 50% rispetto ad una casa tradizionale.

    Inoltre volete mettere il comfort di vivere in una casa, grande o piccola che sia, che risponde alle proprie esigenze, che accende e spegne le luci in ogni stanza, che chiude le tapparelle o le persiane quando non ci siamo, che gestisce i consumi domestici e molto altro ancora? Beh, questo non ha prezzo!

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