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  • MILANO: SIAMO IN ARRIVO NELLA STAZIONE CENTRALE.

    18/06/2015 Autore: Monica Carofalo
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    Quante volte sarà capitato di andare in stazione Centrale a Milano per prendere un treno o semplicemente per accogliere un amico o un parente.

    La fretta spesso impedisce di soffermarsi ad ammirare, con adeguata attenzione, la struttura della stazione: la seconda d’Italia come flusso dopo Roma Termini e prima di Torino Porta Nuova, nodo principale per l’alta velocità e collegamenti con il resto d’Europa.

    Architettonicamente è una miscela di stili: Liberty e Art Deco, anche se quando venne inaugurata fu, suo malgrado, il simbolo forte e moderno del regime del Ventennio. Da notare l’abbondanza di aquile e lupe, simbolo di una fiera romanità e naturalmente dei fasci littori, spesso affiancati dalla scritta “AN IX” (anno nono dell’era fascista), ovvero 1931, anno anche dell’inaugurazione. Ma Ulisse Stacchini, l’architetto che progettò la stazione nel 1911, in sostituzione della vecchia stazione ferroviaria di Piazza della Repubblica, voleva in effetti esaltare la modernità della città.

    Guardando da piazza Duca d’Aosta, la stazione domina con il suo rivestimento bianchissimo, conferito dalla pietra d’Aurisina, arricchita di statue e fontane, figure tipiche del regime fascista.

    Non può che stupire il ricco apparato decorativo, pieno di simbolismi, che anima la stazione: dai cavalli alati sulla facciata, metafora del progresso guidato da volontà e intelligenza, al dio del commercio Mercurio che, con il caratteristico elmo alato, compare un po’ ovunque. Si intendeva esaltare lo sviluppo economico ma anche quello tecnologico; questo il motivo della presenza di incisioni di nomi di illustri padri della scienza e dell’ingegneria meccanica e ferroviaria in particolare: Edison, Marconi, Volta, Ferraris, Fulcon, Stephenson, Edison e Papin. Non manca poi la raffigurazione dell’ingegno umano rappresentato dall’industria, il commercio, il lavoro e le scienze come appaiono nei medaglioni tondi di Castiglioni della bellissima Galleria delle Carrozze, luogo del primo smistamento dei flussi di persone che transitavano in stazione. Dalla Galleria delle Carrozze si accede al Salone delle Biglietterie. Illuminato da eleganti lampade Déco, con marmi coloratissimi, gialli, rossi, verdi e da pavimenti a mosaico con aquile e fasci, permette alla storia antica di mescolarsi con quella contemporanea.  I segni zodiacali alludono allo scorrere del tempo, affiancati a rilievi con la storia di Roma, a giganteschi dei e a medaglioni che raffigurano i vari mezzi di trasporto.
    Utilizzando comode scale mobili dal Salone delle Biglietterie si raggiunge la Galleria delle Partenze o di Testa, il primo ambiente d’accoglienza per chi arriva da fuori Milano. Tutta ornata dalle ceramiche di Basilio Cascella con i panorami di Torino, Venezia, Roma, Firenze, Bologna e Milano. Grandiosa è poi la tettoia in ferro semicircolare che copre i binari, ad opera di Alberto Fava.

    Anni fa i treni merci viaggiavano al livello della strada, nascosti in un lungo edificio che ospitava anche i magazzini ferroviari. Proprio da uno di questi binari “invisibili”, il 21, fu utilizzato come punti di raccolta e partenza dei deportati nei lager nazisti nel 1943-44. Quello di Milano è l’unico scalo europeo dove è rimasta traccia e testimonianza di quella dolorosa pagina di storia (oggi Memoriale della Shoah). Sullo stesso binario 21, ma al piano della stazione, si apre il Padiglione Reale, lussuoso esempio della Milano Déco, che fungeva da sala d’aspetto dei Savoia. È ornato da aquile, elmi, dalla Corona e da iconografie che raffigurano nelle maioliche di Cascella, personaggi storici di casa Savoia dall’800 fino a Vittorio Emanuele III.

    Dopo l’imponente e complessa ristrutturazione del 2005, la stazione Centrale di Milano è diventata un centro fondamentale anche per i servizi e le vie dello shopping. La Galleria delle Carrozze, un tempo stazione dei taxi, è stata resa pedonale e, nella parte sotterranea della stazione sono stati realizzati ampi spazi per negozi, bar e altro.

    Oggi la stazione di Milano è una delle più importanti vetrine di accoglienza per i viaggiatori soprattutto per Expo 2015. Nella sua ricchezza architettonica vale certamente quanto affermato da uno dei più celebri architetti di tutti i tempi, Frank Lloyd Wright “la stazione centrale di Milano è la più bella del mondo!”

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